Piatto doccia da sostituire: come orientarsi in fase di scelta

doccia

Nel corso degli ultimi anni, diverse tendenze legate al mondo dell’arredamento della casa e in modo particolare del bagno, hanno messo in primo piano il piatto doccia. Insomma, quest’ultimo elemento si è trasformato a tutti gli effetti in un complemento d’arredo, che deve essere individuato in maniera che si vada a intonare e combinare con tutto quello che è il tipo di arredamento presente all’interno di tale ambiente della casa.

Per la scelta del nuovo piatto doccia ci sono numerose soluzioni, anche online come si può notare dalla piattaforma SM Ricambi srl, ma come si può facilmente intuire è fondamentale avere delle idee ben chiare in riferimento alle finiture, ma anche ai colori e al taglio che il piatto doccia dovrebbe avere in base alle proprie esigenze.

Le dimensioni di un piatto doccia

Sul mercato ci sono essenzialmente tre tipologie di piatti doccia. La prima categoria è quella che comprende dei piatti doccia che presentano delle dimensioni standard e che, di conseguenza, non sono adattabili o modificabili. La seconda categoria comprende dei piatti doccia che vengono proposti in un gran numero di dimensioni, che presentano delle differenze di pochi centimetri in realtà. In questo caso, si tratta di modelli che si caratterizzano per avere un livello molto più alto in termini di versatilità e che riescono ad adeguarsi in numerose situazioni. Ad esempio, ci sono alcuni modelli che presentano una larghezza fissa e delle lunghezze che possono differire. Infine, la terza categoria è rappresentata dai piatti doccia che vengono creati in maniera del tutto personalizzata, da un disegno ben preciso e che vengono prodotti di conseguenza su misura.

Occhio alle finiture e ai colori

Altri due aspetti che devono essere considerati, questa volta in base alle proprie preferenze ed esigenze di carattere stilistico, sono le finiture e i colori che devono caratterizzare il piatto doccia. È chiaro che, nella scelta complessiva, serve tenere a mente quelli che sono alcuni aspetti fondamentali, come ad esempio la pianta del bagno.

Infatti, serve prima di tutto comprendere a fondo se i vari spazi che si hanno a disposizione offrono la possibilità di installare un piatto di dimensioni e misure standard, oppure se serve acquistarne uno che venga realizzato su misura con delle dimensioni del tutto specifiche.

Nel caso in cui il proprio bagno si caratterizzi per avere degli elementi di complessità, come nel caso della presenza di una colonna o delle nicchie dalla forma irregolare, è chiaro che diventa impensabile puntare all’installazione di un piatto doccia standard. Di conseguenza, quest’ultimo si potrà creare in tutto e per tutto su misura o, altrimenti, potrà essere rifinito solo ed esclusivamente nel corso della fase di posa.

Anche la tipologia di posa rappresenta un altro elemento che deve essere valutato a fondo. Sono due le categorie tra cui scegliere da questo punto di vista, ovvero il piatto doccia filo pavimento oppure il piatto doccia in appoggio. Ebbene, nella maggior parte dei casi, può capitare che la decisione sia strettamente legata al fatto di avere o meno uno spazio che serve per lo scarico. In fase di costruzione è tutto molto più semplice dal punto di vista progettuale, mentre in fase di ristrutturazione le cose evidentemente sono più complicate e complesse, perché è necessario valutare se si può posare un piatto doccia incassato.

Un altro aspetto molto interessante che riguarda strettamente l’opera di posa è relativo alla scelta tra un piatto doccia a totale pendenza oppure un modello che presenta un bacino fisso e una parte che, invece, ha uno sviluppo in piano. In questo caso, la scelta è legata alla collocazione della rubinetteria della doccia, ma anche alla tipologia di box doccia con cui si ha a che fare.