Negli ultimi anni, con l’idea di dare una svolta all’atmosfera degli ambienti domestici, si tiene sempre più in considerazione la scelta dei pavimenti. Tra ricerca del massimo delle performance e necessità di risparmio, si guarda tantissimo al gres porcellanato.
Di questo materiale si parla spesso, non sempre, però, con effettiva consapevolezza in merito alle sue peculiarità. Scopriamo qualcosa in più in merito, soffermandoci su pro e contro.
Perché scegliere il gres porcellanato per i pavimenti di casa
Prima di entrare nel vivo dei vantaggi dei pavimenti in gres porcellanato, ormai popolarissimi come dimostra la loro presenza nei cataloghi di numerosi negozi fisici ed e-commerce – fra le proposte di un negozio ceramiche come Ceramicheiannoni.com, rivenditore tra i più celebri in Italia, è possibile trovare soluzioni sia per interno, sia per esterno – vediamo come è fatto questo materiale.
Il gres porcellanato è frutto di un processo di sinterizzazione, termine tecnico che indica il percorso necessario per ottenere materiali compatti da sostanze metalliche e sotto forma di polvere, di argille ceramiche, caolini, feldspati.
Tra gli aspetti positivi che lo contraddistinguono rientra il fatto di rimanere pressoché invariato nel tempo. L’effetto vissuto che, in alcuni casi, caratterizza il legno naturale non fa quindi parte delle sue caratteristiche.
Proseguendo con l’elenco delle sue caratteristiche positive, un doveroso cenno va dedicato all’oggettiva semplicità di pulizia e manutenzione. Il gres porcellanato può essere mantenuto pulito utilizzando semplicemente acqua e un detergente neutro.
Da non dimenticare, inoltre, è il prezzo. La media al metro quadro si aggira attorno ai 10 euro. Nel caso del parquet, si può arrivare anche a 50 – 60 euro.
Ideale per ambienti ad alto passaggio di persone – non a caso, viene spesso scelto non solo per ambienti domestici, ma anche per uffici e centri commerciali – il gres porcellanato è diventato famoso soprattutto per via della sua resa estetica, che mima quella di numerosi materiali, dal legno alla pietra.
Viene spesso scelto come alternativa al parquet nei casi in cui non si ha un budget sufficiente o nei frangenti in cui, invece, il proprio stile di vita non è compatibile con la pavimentazione in legno vero (ciò capita, per esempio, quando si hanno bambini o animali in casa).
Quali sono i contro?
Il gres porcellanato ha anche diversi contro. Uno dei principali riguarda il suo essere freddo. Pure nei casi in cui si ha il riscaldamento a pavimento, è impossibile apprezzare, quando lo si tocca, il medesimo calore che sprigiona il legno.
Da citare è altresì l’impossibile, qualora dovesse rovinarsi, per esempio scheggiarsi, di procedere a una levigatura, cosa invece possibile con il parquet (si tratta di un lavoro che può costare fino a 500 euro per meno di un metro quadrato, ma la resa finale vale la pena).
Il gres porcellanato, nei casi sopra menzionati, deve essere sostituito.
Un altro aspetto sfidante che lo riguarda è la posa non semplice, criticità dovuta al fatto di avere a che fare con un materiale particolarmente denso.
Questa peculiarità lo rende anche molto pesante, motivo per cui, prima di procedere all’installazione in contesti che si trovano a piani superiori al primo, è il caso di rivolgersi a professionisti qualificati per avere la certezza che il carico ponderale sia compatibile.
Un materiale per tutti gli stili
Materiale che si presta molto bene a diversi stili, il gres porcellanato può essere scelto tranquillamente anche per ambienti esterni. Il motivo per cui vale la pena considerarlo riguarda il suo non essere un materiale poroso. In questo modo, non si ha a che fare con il problema dell’umidità trattenuta e delle macchie.
In tutti i casi, se lo si posa su un pavimento già esistente è cruciale utilizzare colle di alta qualità e avere cura che non rimangano bolle d’aria sotto le piastrelle (in questo caso, si rivela molto efficace il metodo della doppia spalmatura della colla).