Perché i battle royale non attirano più come in passato?

In uno specifico momento della storia dei videogiochi, la maggior parte dei videogiocatori era impegnata in specifici titoli che rispondono all’etichetta di Battle Royale: si tratta di una tipologia di gioco che permette, ai videogiocatori più disparati, di confrontarsi all’interno di una sola mappa, per garantire la sopravvivenza di un solo a player al termine di una partita.

Alcuni giochi, come Fortnite, Warzone o, per quanto riguarda i videogiochi su mobile, Brawl Stars, hanno conquistato velocemente un grande successo, prima di spegnersi attraverso un processo che, in diversi mesi, ha portato diversi e videogiocatori a disinteressarsi rispetto al fenomeno dei Battle Royale.

Ma per quale motivo i Battle Royale non godono più della stessa considerazione che avevano in passato? Vale la pena analizzare alcune delle cause di un fenomeno che tende a non essere più in grado di attirare numerosi videogiocatori come accadeva in passato.

La ripetitività dei Battle Royale

Uno dei possibili motivi per cui i Battle Royale sembrano non essere in grado di funzionare più riguarda, sostanzialmente, la ripetitività di questi titoli.

A dire il vero, nessun videogioco è così tanto originale da garantire un ricambio costante di videogiocatori, dal momento che qualsiasi titolo gestionale, RPG o basato su un certo tipo di azione che dovrà essere realizzata e ripetuta da parte del videogiocatore pone in essere l’esistenza di un modello reiterato di comportamento da parte del player. 

Tuttavia, i Battle Royale si pongono come giochi che non devono essere iniziati e finiti ma che dovranno essere utilizzati nel tempo, con una certa continuità.

Ciò significa che, in questo caso, la ripetizione di alcune azioni e atteggiamenti non può essere tollerata, alla lunga, da parte di un video giocatore, che tende ad annoiarsi qualora non si osservino degli importanti cambiamenti rispetto al titolo. Molto spesso, per quanto esistano cambiamenti in termini di stagioni o di aggiornamenti dei Battle Royale, tutto si risolve in una serie di migliorie estetiche o di aggiornamenti e risoluzione dei bug che tendono, poi, ad essere assimilati molto velocemente da parte dei videogiocatori, annullando l’effetto novità in breve tempo. Insomma, ogni Battle Royale è destinato ad essere, nonostante possa sembrare inizialmente divertente, noioso e ripetitivo dopo un po’.

Cheater

Un fattore che, purtroppo, ha reso i Battle Royale non sempre soggetti di grande amore da parte dei videogiocatori riguarda il grande fenomeno dei cheater, coloro che si servono di trucchi e di mezzi illegali per riuscire a performare al meglio all’interno di un videogioco, attraverso potenziamenti della propria abilità o altri sistemi che rendono il game assolutamente ingestibile da parte di un videogiocatore.

Ciò significa che, naturalmente, il videogioco, per quanto possa avere delle potenzialità, non sarà mai in grado di attirare video giocatori per una tempistica prolungata, dal momento che l’abbondanza di cheater certamente disincentiva dal giocare e dal mettersi in gioco ad alti livelli.

Purtroppo, si tratta di un problema che non sempre riesce ad essere risolto in maniera veloce e definitiva, nonostante la tendenza di molte case di produzione a contrastare il problema.

Modalità competitive

Direttamente legato al precedente fenomeno preso in considerazione, un ultimo motivo per cui i Battle Royale tendono a non essere molto attrattivi, sul lungo periodo, riguarda la tendenza di alcuni videogiocatori che iniziano a comportarsi in maniera competitiva su un videogioco, allenandosi o semplicemente gareggiando all’interno dei campionati e tornei. Ovviamente, da parte di questi videogiocatori, non c’è alcuna colpa, dal momento che il gioco competitivo è una forma di lavoro.

Tuttavia, i videogiochi si rifiutano di creare, nella maggior parte dei casi, server o mappe che siano destinate soltanto al gioco competitivo, includendo alcuni giocatori all’interno di mappe tradizionali, nonostante ci sia un dislivello incredibile rispetto al livello di tutti gli altri player che, non riuscendo mai a vincere, dunque, tendono a stancarsi più velocemente.